Con un diabolico sistema di calcolo nel periodo 2002-2010 banca Barclays sottoponeva agli ignari consumatori italiani un contratto di mutuo in valuta Euro, ma con la complessa rivalutazione del capitale finanziato in Franchi svizzeri.
La nascente problematica sottoposta in ambito nazionale al collegio arbitrale della Banca d’Italia e in ambito comunitario alla Corte di Giustizia di Strasburgo poggia sull’equivoco del meccanismo della rivalutazione in Franchi svizzeri cui si abbina l’incertezza terminologica (di cui all’art. 7) tra capitale residuo e capitale restituito. In sostanza Barclays (oramai prossima ad uscire dal mercato bancario nazionale anche per colpa dell’indicato contratto) non avrebbe mai potuto subire perdite da questo tipo di prodotto, poiché l’intenzione della multinazionale irlandese era quello di adattare la fluttuazione del cambio Euro/Franchi all’ambiguità della terminologia utilizzata agli artt. 4 e 7 dei contratti sottoscritti.
Per tale motivo nel corso degli ultimi anni sono aumentati i ricorsi finalizzati ad ostacolare tale diabolico meccanismo di calcolo a tutela della molteplicità dei consumatori “ingannati” in sede di estinzione anticipata o finale del contratto; si sono succedute numerose pronunce della Banca d’Italia che ha delegittimato il meccanismo di riconversione del capitale ritenendo nulla la clausola relativa agli interessi applicati.
Su questa scia, la Martino Consulting negli ultimi anni ha conseguito numerose vittorie in Banca d’Italia a tutela dei consumatori, forte anche dell’interpretazione della magistratura comunitaria per cui: “la formula di riconversione è da ritenere totalmente abusiva e pertanto suscettibile di essere dichiarata d’ufficio nulla”.
Ci rivolgiamo a tutti i consumatori che hanno il desiderio di essere tutelati nelle opportune sedi giudiziarie contro questo assurdo e illegittimo contratto di mutuo.
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